Medicamina faciei feminae, la cosmetica secondo Ovidio




Imparate, o giovani donne, quale accorgimento preservi il vostro viso
e come dobbiate proteggere la bellezza.

Forse molte persone oggi credono che il mondo della cosmetica sia una realtà relativamente moderna e che non abbia nulla a che fare con le civiltà più antiche. Per smentire questa credenza vi dimostriamo come anche i più illustri tra i letterati conoscessero questa realtà femminile.

Stiamo parlando di Ovidio, eccellente retore e poeta romano, che nella prima fase della sua carriera si diletta a scrivere di qualunque argomento, anche il più piccante, pur di non sottostare al duro regime di severità imposto da Augusto. Ecco perché nasce il suo trattatello sulla cosmetica, Medicamina faciei feminae! Apparentemente si tratta solo di un consiglio di bellezza per le donne, in modo tale da piacere e piacersi, ma nasconde, in realtà, una considerazione sulla bellezza interiore, una bellezza morale.

Al di là della vera finalità dell'opera, in fondo Ovidio dà ugualmente dei consigli e delle vere e proprie ricette di bellezza. Vi proponiamo questo estratto del trattato, in cui è presente una ricetta per curare il viso e renderlo lucente.





Qualunque donna applicherà al volto tale pasta cosmetica,
 avrà la pelle più brillante del suo specchio.

Che ne dite? Lo proviamo? Magari funziona davvero e guadagniamo una pelle luminosa e una pace interiore data dalla cura del nostro corpo. Chissà..

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