Il Monastero dei Benedettini di Catania tra le Meraviglie di Alberto Angela

Viviamo immersi tra antichi resti e spesso non ce ne accorgiamo.
Noi, talvolta, abbiamo l'opportunità di vederli da più vicino e restiamo sempre affascinate da cotanta bellezza.
Lo scorso mese abbiamo avuto l'opportunità di partecipare ad un laboratorio di restauro direttamente con le restauratrici della Soprintendenza di Catania. Abbiamo assistito ai lavori e collaborato per il consolidamento dei mosaici e il restauro degli intonaci di una domus presente al di sotto del Monastero dei Benedettini.

Prima di addentrarci nel racconto di questa attività davvero emozionante vogliamo fornirvi qualche informazione su questo sito.

Al di sotto del Monastero, a livello del cantinato, in quella che era una sala con una volta a botte costruita verso la metà del 1500 si trovano dei resti molto più antichi.



La fase più antica risale all'età tardo-ellenistica con una stanza detta della “Tavola Imbandita”, che venne, poi, inglobata in una grande domus di età imperiale.

La sala della “Tavola Imbandita” purtroppo è stata danneggiata in epoca moderna per la creazione di un pozzo nero, ma è ancora visibile un'ampia porzione di pavimento in opus signinum, decorato da un punteggiato regolare. La caratteristica principale, che ha dato il nome a questa sala, è l'affresco con la rappresentazione di tavoli con tovaglie la cui ricca policromia è ancora oggi conservata: tovaglie gialle e rosse, bordate di rosso, blu e bianco, ricadenti l’una sull'altra e, sulla mensa, candelabri del tipo con base su peducci.


Dopo il restauro

A ridosso di essa si inserisce la domus a peristilio della quale si conservano tre lati del peristilio con portico che si affacciava su un giardino interno con colonne intonacate poste a distanze regolari di 2,50 m. Nella seconda fase di vita dell'edificio, nella seconda metà del II secolo d.C., queste colonne furono inglobate in un muro continuo.
La pavimentazione è realizzata in tessellatum, composto da tessere bianche e nere:
nel braccio meridionale con motivo a quadrati con lati concavi e bordato sui lati lunghi da una fila di triangoli sovrapposti, utilizzato anche a Pompei e in Cirenaica;
sul lato occidentale e orientale il tessellato ha il motivo dell'ottagono schiacciato e bordatura con treccia continua (frequenti nel I-II secolo d.C.)




I muri purtroppo sono poco conservati e originariamente erano affrescati: un tratto conservato presenta una zoccolatura gialla con quadrati rossi, con al centro della raffigurazioni di animale: un cane da un lato e una gazzella dall'altro, ma che si intravede appena.
 


Come potrete immaginare, per noi è stato un grande onore poter camminare, vedere, ripulire tutto questo. Avere la possibilità di guardare da vicino e partecipare alle operazioni di restauro non è qualcosa che succede quotidianamente.

La prima operazione da noi svolta e la stata la pulizia meccanica con pennelli sui pavimenti in tessellato, tra i quali talvolta vi erano ancora dei reperti archeologici.



Abbiamo effettuato la pulizia con aspirapolvere per eliminare tutta la terra rimasta tra le tessere (solo nel caso di tessere fisse), questa poi veniva setacciata per recuperare le eventuali tessere aspirate.
 






Un'altra operazione è stata quella della lavaggio con acqua demineralizzata: con delle spugne abbiamo tamponato le tessere per eliminare terra e polvere.





Dopo aver raccolto le tessere che si erano staccate, abbiamo provveduto al riposizionamento di esse, un'operazione non semplice e che richiede molta pazienza.



Abbiamo assistito anche alle operazione di pulitura degli intonaci e degli affreschi.

Tutto questo lavoro è stato svolto in un periodo ristretto per consentire le riprese per la trasmissione Meraviglie condotta da Alberto Angela.
Purtroppo non siamo riuscite ad incontrare Alberto, che durante l'ultima giornata di lavori ha osservato e studiato l'area. Altri impegni ci hanno impedito di trovarci lì e ne siamo ancora un po' amareggiate.




Per sapere di più su questo luogo meraviglioso, vi consigliamo di seguire la trasmissione questa sera alle ore 21.25 su Rai 1 oppure da domani su RaiPlay.
Noi lo guarderemo con molto interesse ma anche con timore, speriamo che tutte le tesserine siano rimaste al loro posto (fisseremo lo sguardo sulle scarpe sperando che non vanifichino il lavoro svolto da noi e dai nostri colleghi)!

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