Bikini - antica eredità

Spesso non ci rendiamo conto di quanti aspetti della nostra vita siano condizionati dalla cultura del passato. Tra queste, ad esempio, l'uso del bikini.
Per noi oggi rappresenta il costume da bagno per le nostre giornate estive da trascorrere al mare, ma da dove nasce?
La sua creazione è nata dalla creatività del sarto francese Louis Reard il 5 luglio del 1946: forse la sua fantasia lo aveva portato anche troppo lontano tanto da prendere il nome per la sua invenzione dall'atollo Bikini nelle Isole Marshall!

Non dobbiamo dimenticare, però, che esso, se pur utilizzato per scopi diversi, già esisteva in epoca romana come ci testimonia il mosaico delle "fanciulle con bikini" della Villa del Casale di Piazza Armerina (Sicilia), risalente al III secolo d.C.



I costumi a due pezzi, infatti, erano indossati già nell'antichità, come attestato dal ritrovamento di urne, affreschi e mosaici di epoca greca e romana (i più antichi sono databili persino al 1400 a.C.). Abbiamo specificato già che l'uso in antichità era diverso: utilizzato per la prima volte in età imperiale romana (I-II secolo) il bikini non serviva certo per nuotare né per prendere il sole (gli antichi nuotavano nudi!).

Particolare del "Tuffatore" dalla tomba omonima ritrovata a Paestum (pittura magnogreca di età classica databile fra il 480 e il 470 a.C.)

Allora a che scopo veniva indossato? Era in realtà un indumento da attività ginniche da palestra o per la danza, come abbiamo già visto nel mosaico precedente in cui dieci ragazze fanno attività sportive!


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