Inauguriamo una nuova rubrica che avrà come protagonista il nostro caro amico Gaio Svetonio Tranquillo, erudito e biografo latino vissuto sotto l'imperatore Traiano, per il quale fu funzionario della corte imperiale.
Ma il nostro Svetonio, grazie al suo prestigioso incarico che lo portò fino agli archivi statali, non rimase tanto tranquillo: un'occhiatina qua, un testo spulciato là e un orecchio più teso del solito, ecco che ne venne fuori un bellissimo (ma forse un po' tendenzioso) testo, il De Vita Caesarum.
Si tratta delle vite di dodici Cesari, da Cesare a Domiziano, in 8 libri.
Ma perché la nostra rubrica si intitolerà Spettegolando con Svetonio? Ebbene a noi il caro Tranquillo ci è sempre parso un po' troppo pettegolo, quindi abbiamo raccolto tutto il gossip che egli ha inserito nei suoi testi per dimostrarvelo.
Iniziamo, dunque, da Caio Giulio Cesare!
1. Cesare prostituta
Mandato da costui in Bitinia per cercare una flotta, si attardò presso Nicomede e qui corse voce che si fosse prostituito a quel re. (Libro I, 2)
Caro Svetonio, come mai conosci una tale informazione? E intendi un atto concreto o un piegarsi, corrotto, di fronte a Nicomede?
2. Sentimenti e turbamenti
Giunse a Cadice dove, vista la statua di Alessandro Magno presso il tempio di Ercole, si mise a piangere, quasi vergognandosi della sua inettitudine. [...]
Nello stesso tempo, [fu] turbato da un sogno della notte precedente (aveva sognato infatti di violentare sua madre).. (Libro I, 7)
Caro Svetonio, Cesare dunque era un essere umano come tutti gli altri, ma perché sognare un tale atto? E a te chi lo ha raccontato? Di certo non era scritto su di un libro in archivio.
3. Riportini e depilazioni
Si dice che fosse di alta statura, di carnagione bianca, ben fatto di membra, di viso forse un po' troppo pieno, di occhi neri e vivaci, di fibra robusta, benché negli ultimi tempi andasse soggetto ad improvvisi svenimenti e fosse ossessionato da incubi che lo svegliavano nel sonno. [...] Un po' ricercato nella cura del corpo, non si limitava a farsi tagliare i capelli e a radersi con meticolosità , ma si faceva anche depilare, tanto che alcuni lo rimproveravano per questo. Non sopportava l'idea di essere calvo, soprattutto perché si era accorto più di una volta che suscitava le canzonature dei suoi denigratori. Per questo aveva preso l'abitudine di riportare in avanti i pochi capelli che aveva e di tutti gli onori che il Senato e il popolo gli avevano decretato, nessuno preferì o accettò più volentieri del diritto di tenere perennemente sul capo la corona di lauro. (Libro I, 45)
Caro Svetonio, grazie per il profilo fisico del nostro Cesare. Ma solo un grande spettegolatore come te poteva inserire tra le informazioni corporee riportini e depilazioni, che in fin dei conti sono una moda molto più antica di quanto potessimo pensare! De gustibus.
4. Pratiche sessuali
Soltanto il suo soggiorno presso Nicomede diffuse la fama della sua sodomia, ma fu sufficiente per disonorarlo per sempre ed esporlo agli insulti di tutti. [...]sedusse moltissime donne di nobile nascita. [...] Non si astenne nemmeno dalle donne della provincia. [...]
Perché poi non vi sia più nessun dubbio che Cesare abbia avuto la più triste reputazione di sodomita e di adultero, basterà dire che Curione padre, in una sua orazione lo definisce: «il marito di tutte le donne e la moglie di tutti gli uomini» [Ma] Anche i suoi nemici dicono che fu assai parco nell'uso del vino (Libro I, 49-53)
Caro Svetonio, ne sapevi una più del diavolo! Sodomita e adultero, insomma non disdegnava la compagnia di nessuno. E pensare che oggi imperversano ancora dibattiti sterili su omosessuali, bisessuali, ecc. A Cesare avrebbero fatto un baffo!
E, infine, caro Svetonio, riportare la notizia del suo moderato consumo di alcol ti è sembrato l'unico modo per chiedere venia e non sembrare troppo cattivo nelle tue incriminazioni sessuali?
Caro Svetonio, aspettiamo risposte e nel frattempo ti auguriamo di aguzzare ancor di più vista e orecchie per farci conoscere altre succulente informazioni sugli altri "uomini d'alloro".