Ushabti

Girando tra i musei che ospitano mostre egizie vi sarete sicuramente imbattuti negli Ushabti, ovvero delle piccole statuette funerarie realizzate con diversi materiali e in diversi colori.

Museo Civico Archeologico - Bologna

Ma cosa sono e a cosa servivano?

La parola Ushabti significa "colui che risponde", il loro compito era quello di svolgere diversi lavori in luogo del defunto, sostituendolo soprattutto nei lavori agricoli nell'oltretomba. Ecco il motivo per cui sono rappresentati con attrezzi agricoli o sacchetti di semi che indicano le attività che dovevano svolgere.

Museo Civico Archeologico - Bologna

Un singolo esemplare o una grande moltitudine, anche centinaia, venivano collocati nelle tombe tra il Medio Regno (2000 -1785 a.C.) e l'epoca tolemaica (305 - 31 a.C.). I faraoni ne facevano collocare nelle proprie tombe uno per ogni giorno dell'anno e ad ogni decina di essi ne veniva associato un altro che fungesse da sovrintendente, una sorta di capo squadra!
A partire dal Nuovo Regno (1530 - 1080 a.C.) divennero sempre più standardizzati e potevano essere posti all'interno di cofanetti di legno.

Mostra "La Porta dei Sacerdoti" - Siracusa

Mostra "La Porta dei Sacerdoti" - Siracusa

Le dimensioni e i materiali in cui venivano realizzati erano davvero molteplici: ve n'erano in legno, in pietra, in lapislazzuli, faïence, terracotta.
Il materiale probabilmente rispecchiava lo status del defunto.
La forma era, invece, sempre molto simile: mummiforme.

Mostra "La Porta dei Sacerdoti" - Siracusa

Sul corpo recavano solitamente un'iscrizione, corrispondente alle parole del capitolo VI del Libri dei Morti, riguardante la loro funzione ed è proprio da questa che deriva la loro denominazione.

“O ushabti! se io sarò chiamato, e se io sarò numerato per eseguire ogni sorta di lavori che sono eseguiti nel mondo sotterraneo… e sarò numerato in qualunque tempo per fare prosperare i campi, per irrigare le rive, per trasportare le sabbie dall'oriente ad occidente, “eccomi”, dici tu allora”.


E voi in quali musei li avete visti?

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